Auguri per un 2021 senza paura e fuori dagli schemi

Nel 2020 sarà capitato anche a voi di provare una sensazione di accerchiamento. Una spiacevole impressione di minaccia alle porte. E’ fisiologico, normale, psicologico e biologico: l’essere umano nella difficoltà ritrova i suoi istinti di sopravvivenza, che servono a proteggerci.

Non bisogna averne paura, ma esserne consapevoli. Può essere una risorsa formidabile, questa sensazione da accerchiamento, e favorire reazioni virtuose. Ricordate quel villaggio gallico che, unico di fronte all’esercito invasore dei romani, riesce a tenergli testa grazie alla coesione, alla creatività e alla cocciutaggine dei suoi abitanti?

Ecco, è un bell’esempio di come possiamo e dobbiamo reagire in questi mesi così eccezionali.

La questione vale per tutti, e vale per chi, in questo contesto, si trova a fare finanza etica.

Con i clienti in difficoltà, i contagi in casa, le ambulanze che suonano fuori dalle filiali e le normative impazzite come flipper spintonati un po’ a caso tra Roma e Bruxelles. Se non fanno tilt, poco ci manca, a partire dalle incredibili e un po’ lunari nuove norme sul default  in vigore dal primo gennaio. 

La risposta di Banca Etica, e del Gruppo Banca Etica, è stata eccezionale.

In un anno come questo, abbiamo aumentato i prestiti del 10%, con 100 milioni netti di incremento. E in più abbiamo sostenuto circa 2300 clienti in difficoltà con interventi relativi ad oltre 255 milioni di euro di esposizioni creditizie, tra iniziative governative o autonome.

Grazie alla fiducia crescente dei soci e dei clienti, abbiamo superato i 2 miliardi di raccolta diretta e i 5 miliardi di quella indiretta con Etica Sgr.

I clienti di Banca Etica sfiorano quota 100.000.

Il 2021 sarà migliore, non vi sono dubbi. Le paure e questa ansia collettiva svaniranno, progressivamente, con il passare dei mesi e grazie ai progressi della scienza.

Forse per la finanza etica e chi la promuove una leggera sensazione di accerchiamento resterà. Perché tutti oggi corrono a dirsi sostenibili, perché le regole per questa nuova onda (o moda?) sembrano scritte apposta per favorire chi meno è genuino nelle sue intenzioni, perché le norme bancarie continuano a favorire solo chi è “troppo grande per fallire”, come il caso dei tanti (e sovrapposti) fondi di garanzia interbancari, nel 2020 aumentati del 50% a causa degli interventi su Popolare di Bari e Carige… a Banca Etica ciò costerà circa 2 milioni di euro, sottratti alla nostra patrimonializzazione e - indirettamente - alla capacità di fare nuovo credito (circa 30 milioni).

Ma i movimenti civici, la cooperazione e l’associazionismo sanno cosa significa lavorare fuori dagli schemi, e romperli se serve. La paura di accerchiamento non prevarrà. E risponderemo, proprio come quel villaggio gallico, con unione, determinazione, fantasia.

“Una cosa solo dobbiamo temere: che il cielo ci cada sulla testa. Di sicuro non accadrà domani”.

Auguri di un grande 2021!


pubblicato nel blog di Banca Etica in data 31 dicembre 2020