Angelo Loy è un giovane regista di documentari che da più di un anno a Nairobi coinvolge i ragazzi di strada, con i quali ha girato TvSlum, prodotto dalla Fandango e promosso dall’Amref (quella di Giobbe Covatta). Un anno fa è stato coinvolto dall’Associazione Finanza Etica in quello che poteva apparire un noioso progetto: sintetizzare in un video di 25 minuti le idee e le esperienze della finanza alternativa italiana. Ne è nato il “Manifesto per un’altra finanza”, che è stato presentato in anteprima alla seconda Giornata della finanza etica dello scorso novembre.
L’obiettivo del lavoro era inizialmente quello di tratteggiare un rapido panorama della finanza critica, con un lavoro serrato di montaggio di interviste, convegni e conferenze. Ma il risultato va ben oltre e nel video più di 20 voci autorevoli si alternano a costruire un discorso organico e rigoroso come di rado accade: da Francuccio Gesualdi a Fabio Salviato, da Lorenzo Vinci a Wolfgang Sachs (eccezionali gli stralci del suo discorso al Forum sociale di Firenze). Ora questo video è disponibile in VHS (www.emi.it).
Si tratta di uno strumento importante per la diffusione culturale della finanza etica, perché non c’è niente di più efficace di un (breve) video, soprattutto quando riesce ad evitare le trappole dell’autoreferenzialità e del buonismo, in cui troppo spesso incappa anche il mondo dell’altra economia. Guardarlo (e farlo guardare) fa parte di quelle scelte coerenti che continuiamo a cercare.
L’obiettivo del lavoro era inizialmente quello di tratteggiare un rapido panorama della finanza critica, con un lavoro serrato di montaggio di interviste, convegni e conferenze. Ma il risultato va ben oltre e nel video più di 20 voci autorevoli si alternano a costruire un discorso organico e rigoroso come di rado accade: da Francuccio Gesualdi a Fabio Salviato, da Lorenzo Vinci a Wolfgang Sachs (eccezionali gli stralci del suo discorso al Forum sociale di Firenze). Ora questo video è disponibile in VHS (www.emi.it).
Si tratta di uno strumento importante per la diffusione culturale della finanza etica, perché non c’è niente di più efficace di un (breve) video, soprattutto quando riesce ad evitare le trappole dell’autoreferenzialità e del buonismo, in cui troppo spesso incappa anche il mondo dell’altra economia. Guardarlo (e farlo guardare) fa parte di quelle scelte coerenti che continuiamo a cercare.
di Alessandro Messina
per Carta, Rubrica Affari Nostri, giugno 2003